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Il sì della Giunta regionale al deposito Edison di Gnl all’interno del porto di Brindisi dà il via al più grosso investimento a Brindisi negli ultimi 15 anni, dopo quello ex-Sfir (lavorazione dello zucchero) per oltre 100 milioni di euro, realizzato nel capoluogo messapico dopo lo smantellamento degli impianti foggiani di Borgo Incoronata. Per il deposito di gas naturale liquefatto di Edison – un serbatoio verticale a pressione atmosferica con una capacità di 19.500 mc – sono previsti «a regime, quasi 120 milioni di euro», stima il direttore di Confindustria Brindisi, Angelo Guarini.
È un investimento totalmente privato e costituisce, spiega il presidente di Confindustria Brindisi, Gabriele Menotti Lippolis «un tassello grave nel percorso di decarbonizzazione dei trasporti in linea con gli obiettivi della transizione energetica». Il progetto del deposito costiero, da realizzare in prossimità del varco di accesso Morena Est, prevede che l’infrastruttura gestisca tre operazioni principali: l’approvvigionamento del Gnl via nave di piccola taglia da un terminale di rigassificazione; lo stoccaggio nel deposito costiero e la smercio del combustibile per il trasporto pesante attraverso la distribuzione, via terra, con autobotti o rifornimento navi attraverso un bunker vessel.
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