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In tutto, altri tre miliardi di metri cubi di metano in più, il 4% del fabbisogno annuale di tutta l’Italia: un miliardo già ottenuto e altri due miliardi di metri cubi da aggiungere con un investimento impiantistico. L’Adriatic Lng, la società che dal 2009 gestisce il grande rigassificatore in mezzo all’Adriatico di fronte alla costa di Rovigo, ha appena ottenuto l’autorizzazione per aumentare da 8 a 9 miliardi di metri cubi l’anno la capacità di importare metano liquido, ma con un investimento da circa 150 milioni — tutto di tasca propria — ha deciso di potenziare per ora di più l’impianto e di arrivare a 11 miliardi di metri cubi l’anno, fra i più grandi d’Europa.
Fra l’aumento appena autorizzato e quello progettato, in tutto sono 3 miliardi di metri cubi di gas da liquefare sui giacimenti remoti, importare via nave a caro prezzo e riportare allo stato gassoso — quanti i 3 miliardi di metri cubi l’anno che si estraggono in modo ostacolato e svogliato dai giacimenti nazionali che sono proprio sotto il fondale di quello stesso mare Adriatico.
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