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Mentre a Roma è lotta a sciabolate politiche sull’idea di dotare la città di un inceneritore a ricupero di energia, nel contempo zitto zitto nella vicina Aprilia, in provincia di Latina, il gruppo Altissimi progetta un termovalorizzazone capace di trasformare in energia elettrica e in calore per teleriscaldamento oltre 430mila tonnellate di rifiuti irriciclabili. Costo previsto, 410 milioni. Finanziatori: anche i cittadini di Aprilia tramite quote azionarie della Spa. Il modello cui ispirarsi è Copenaghen, la capitale della Danimarca, il cui inceneritore è dotato di una caffetteria panoramica all’ombra della ciminiera e di una pista da sci sul tetto pendente. E anche il futuro inceneritore di Aprila, qualora riuscirà a superare i soliti ostacoli, avrà attrazioni sportive e turistiche simili.
Istanza depositata in Regione
I fatti. Lunedì qualorara alle ore 21,58 — l’ora è documentata dalla posta certificata — la società Creaplant del gruppo Altissimi ha depositato l’istanza e la documentazione di progetto agli uffici Via Valutazione impatto ambientale della Regione Lazio. Ancora lunedì, è stato emesso all’indirizzo del conto comune della Regione Lazio il bonifico di 32.800 euro (più 78 centesimi di commissione) per gli
oneri
di istruttoria del progetto.
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