I punti chiaveQuestione di equitàCoerenza con obiettivi climatici al 2050Rischio di sgravi fiscali poco efficaciAscolta la versione audio dell'articolo
3' di lettura
La Commissione europea è preoccupata per gli effetti che nel medio termine potrebbero avere sugli obiettivi climatici le misure fiscali di emergenza adottate dagli Stati membri per attenuare l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia e ritiene che sia più moderato ed efficace utilizzare l’aumento di gettito e gli extraprofitti che derivano dall’impennata dei prezzi per aiutare le famiglie e i settori più colpiti anziché procedere con tagli generalizzati del carico fiscale su energia e carburanti. In una lettera inviata lunedì ai ministri dell’economia dei 27, il commissario Paolo Gentiloni ricorda le regole fiscali in vigore e indica tre criteri guida a cui gli Stati membri dovrebbero attenersi: efficacia, coerenza con gli obiettivi di decarbonizzazione ed equità.
Questione di equità
Proprio affrontando il tema dell’equità, Gentiloni afferma che «ridurre la tassazione indiretta non è necessariamente al soluzione più efficace per rendere accessibili le fonti energetiche, soprattutto se i prezzi restano alti a lungo. riciclare invece le maggiori entrate fiscali legate all’aumento dei prezzi oppure i profitti abnormi delle società energetiche può aiutare a finanziare in modo più moderato e sostenibile aiuti mirati per le famiglie vulnerabili e per le imprese o per categorie specifiche di utenti dei trasporti». Aiuti che possono essere erogati «sotto forma di assegni o di rimborsi» ma comunque «tenendo bene in mente l’impatto regressivo delle impennate dei prezzi dell’energia» che colpiscono soprattutto i redditi più bassi.
Loading…